Crypto-AML landscape: between regulatory aspect and future scenarios

Sep 30, 2019 | Staff

The foresight of Crypto Asset Lab

On September 18th 2019 Claudio Clemente, UIF Director, Italian Financial Intelligence Unit, in one of the parliamentary hearings related to the draft decree which transposing the V Anti-Money Laundering Directive (5AMLD), confirmed the extreme urgency to extend the anti-money laundering safeguards to Virtual Asset Service Provider (VASP) financial activities carried out from abroad in the Italian territory.

To ensure the protection of public order and avoid regulatory arbitrage, Italian FIU Director specified the need to undergo national anti-money laundering controls to the financial activities carried out in the territory of the Italian Republic, as happened recently for the payment services industry through the central contact point.

In this perspective, the contribution paper, provided by the Crypto Asset Lab on August 30th 2019 to the consultation launched by Global Digital Finance (UK) concerning the provision of a code of conduct on Virtual Asset Service Provider for KYC/AML rules, was foresight placed according to FATF Paper published on June 21st 2019.

Starting from the FATF guidelines on cross-border transactions and applying by analogia legis, the measures imposed by 4AMLD for the payment services industry, the Lab suggested, for foreign VASP operating in a host jurisdiction in forms other than a branch, to appoint a central contact point in order to be compliant with local anti-money laundering information required under national law.

At the following link you can find a technical paper.

[ITA] Il 18 settembre 2019 Claudio Clemente, Direttore dell’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF), nell’ambito delle audizioni parlamentari sullo schema di decreto di recepimento della V Direttiva Antiriciclaggio (5AMLD) ha ribadito l’urgenza di estendere i presidi antiriciclaggio agli operatori in valute virtuali sull’attività svolta dall’estero nel territorio italiano.

Per garantire la tutela dell’ordine pubblico e scongiurare arbitraggi normativi, il Direttore dell’UIF ha evidenziato la necessità di sottoporre a controlli antiriciclaggio nazionali le attività comunque svolte sul territorio della Repubblica, come avvenuto di recente per il comparto dei servizi di pagamento per mezzo del punto di contatto centrale.

In questa prospettiva si colloca con lungimiranza il contributo fornito dal Crypto Asset Lab il 30 agosto 2019 alla consultazione lanciata dal Global Digital Finance (UK) riguardante la previsione di un codice di condotta per gli operatori in valute virtuali su KYC e AML a margine del dossier GAFI in tema del 21 giugno 2019.

Muovendo dalle linee guida GAFI sull’operatività cross-border e applicando per analogia legis le misure previste dalla 4AMLD per il comparto dei servizi di pagamento, il Lab ha suggerito per gli operatori esteri in valuta virtuale che operano in paese host - in forma diversa da una branch - l’istituzione di un punto di contatto centrale per assicurare la conformità ai doveri informativi antiriciclaggio nazionali.

Al seguente link potete trovare una nota di approfondimento.